http://www.grr.rai.it/dl/grr/edizioni/ContentItem-003ebcbc-7629-4bfe-9714-646935f85863.html
Nel corso del GR3 delle 18,45 di
ieri hanno trasmesso, fra l'altro, una parte del discorso che il Papa ha tenuto
presiedendo la conferenza episcopale.
Conviene riascoltarlo
cliccando il link qui sopra e puntando direttamente sul minuto 11° del podcast.
Il testo, compreso il virgolettato, è il seguente:
Papa
Francesco ha voluto ricordare ai vescovi la necessità di mettere in discussione
un modello di sviluppo inumano: "che sfrutta il creato, sacrifica le
persone sull'altare del profitto e crea nuove forme di emarginazione e di
esclusione. Il bisogno di un nuovo umanesimo è gridato da una società priva di
speranza."
Poffarbacco.
In
sostanza, se le parole hanno ancora un senso, il Papa sta parlando del modello
capitalistico, sta dicendo che il modello di sviluppo fondato sullo
sfruttamento e sul profitto è inumano, dice che la società capitalista è priva
di speranza e invita i vescovi (i vescovi !!) a mettere in discussione il
capitalismo, e a promuovere un nuovo umanesimo!
Ma allora ! ... Allora ...
Benvenuto, Papa, benvenuto! Meglio tardi che mai, prendi una sedia e vieni attorno al fuoco, qui
sei al sicuro; ma sta attento là fuori, attento a divulgare questi pensieri:
molti compagni che facevano questi discorsi son scomparsi, spariti nel nulla,
qualcuno dice arrestati, torturati, qualcuno dice ammazzati e i corpi buttati
ai cani da omacci in divisa cogli occhiali a specchio; non si sa. Non so come
si dice da voi in Argentina, noi li chiamiamo desaparecidos. Dicevano,
questi compagni, proprio le cose che hai detto tu, invocavano la fine dello
sfruttamento degli esseri umani da parte dei ricchi, denunciavano la cupidigia di produrre sempre
più ricchezza per i potenti, invocavano umanità, volevano pane e lavoro, chiedevano giustizia.
Per secoli
questi pensieri sono stati considerati una IDEOLOGIA sbagliata e sovversiva e
coloro che la nutrivano sono stati considerati pericolosi per la società e per
l'ordine costituito, perseguitati, fatti marcire in galera e massacrati, e
infine emarginati. Qualcuno dice per sempre.
Tu fa
attenzione: anche a questi compagni capitava che i loro discorsi fossero
censurati e con te hanno già cominciato.
Per
esempio, quella stessa sera nel GR1 delle 19, di questa frase non vi era
traccia: il giornalista si soffermava sulle solite raccomandazioni circa la famiglia e
il nascituro (of course), ma dell'esortazione ai vescovi, nulla! E nel TG1
delle ore 20, in TV, nessun accenno a queste frasi sovversive, atte a turbare
l'ordine costituito. Forse sui giornali, all'interno del testo completo, magari
lo hanno stampato, non ho comprato l'Avvenire per controllare, ma controlla tu,
chissà, magari a quelli dell'attico da 700 metri quadri è sfuggito.
Caro Papa,
che non ti tocchi entrare in clandestinità - un giorno di questi? Sai
com'è...
Nell'attesa,
Comandante FranCHEsco, se ti serve qualcuno per l'attacchinaggio e i volantini
all'uscita delle fabbriche, fai un fischio: noi ci siamo, che un ciclostile
ancora si rimedia, da qualche parte.
è quanto temo anche io , a prescindere dalle censure!
RispondiElimina...i soliti comunisti abituati a fare analisi dei testi....Caro Willy come sempre faccio girare urbi et orbi....la tua voce..tagliente (VITO)
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