Veronica Mestice
Capodanno a Matera: che fai, non vai?
(...) Stiamo rasentando la spettacolarizzazione di un brand che meriterebbe prima di tutto la centralità della parola “lavoro” e di investimenti produttivi per la città e i suoi abitanti. Sarebbe auspicabile che nella realizzazione di grandi eventi, come quello di Rai Uno, siano coinvolte le professionalità locali che esistono e meritano un’inclusione.
D’altronde, si sa che la macchina televisiva nostrana stritola tutto e tutti, in nome dello share. La bella Matera non merita la gloria effimera di una sera, ma una fama duratura. E allora perché spettacolarizzare una città così unica e originale nel mondo per uno scopo così infingardo? (...)
il 1989 era altra epoca. Occorreva essere presente oggi è molto virtuale, Venezia è molto più delicata di Matera.Si può correre il rischio e la ricaduta, per quello che serve, è buona.
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